First Birthday! Un anno di Zabratta Toys
“Un anno di Zabratta Toys”: la terza mostra di Fragile Continuo
Dal 10 al 22 gennaio 2009, lo spazio espositivo temporaneo si popola degli ironici pupazzi creati da Zabratta Studio: toys in esemplare unico che uniscono l’emotività del giocattolo all’ironia trasgressiva dell’invenzione artistica contemporanea Torna a trasformarsi “Fragile Continuo”, che per la sua terza mostra – che sarà in corso dal 10 al 22 gennaio – reinventa nuovamente il suo spazio espositivo facendosi ironico contenitore delle creazioni di Zabratta Studio, gli “Zabratta Toys”. Realizzati in stoffa, lana, plastica, pannolenci, pelliccia artificiale, nell’accostamento tra i più svariati materiali, i “Zabratta Toys” sono a prima vista pupazzi nella cui essenzialità delle forme si nasconde una minuziosa cura artigianale. Numerato, in esemplare unico, ciascun toy prende vita dal disegno direttamente sul tessuto, senza l’uso di cartamodelli, e dall’abilità sartoriale, che reinventa materiali provenienti da vecchi vestiti così come tessuti a metraggio scelti dopo accurate ricerche. Allo stesso tempo, tuttavia, negli “Zabratta Toys” convergono, da un lato, saperi acquisiti nella frequentazione delle opere più sperimentali e fantastiche delle avanguardie del Novecento e, dall’altro, la più contemporanea attenzione a quanto si muove sulla scena internazionale degli “art toys”, con particolare riferimento ad artisti come l'americano David Hovart e la coreana Sun-Min Kim, creatori delle “Ugly Dolls”. Accomunati dal richiamo all’ironia trasgressiva della pop art e della cultura di strada contemporanea, pur essendo caratterizzati dall’originalità irripetibile dell’invenzione artistica, gli “Zabratta Toys” scelti per l’esposizione di “Fragile Continuo” ripercorrono il primo anno di creazioni di Zabratta Studio. Proprio nel 2008 sono stati infatti esposti per la prima volta, in occasione della quarta edizione di “Crack! Fumetti Dirompenti”, il festival internazionale di fumetti e arte disegnata e stampata organizzata al Forte Prenestino di Roma.